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Il macinino Corrias - anno 1871

Le produzioni di macinini in ferro a Santu Lussurgiu, pur se marginali rispetto a quelle destinate all'agricoltura e alla zootecnia, hanno avuto una buona diffusione.

Oltre al macinino di Francesco Corrias del 1871 che presentiamo in questa scheda abbiamo notizie certe di altre due famiglie lussurgesi, mastros de ferru, di almeno 2 generazioni che annoveravano nel proprio "catalogo" questo attrezzo di uso domestico. Si tratta delle famiglie Pinna e Firinu, entrambe di Santu Lussurgiu, delle quali abbiamo potuto rintracciare e fotografare i rispettivi manufatti che presenteremo nelle prossime settimane.

DESCRIZIONE TECNICA
Macinino Cilindrico. Il corpo principale ha una lunghezza di mm. 156 x 50 di diametro realizzato in lamiera di ferro, si nota una saldobrasatura con incastro a coda di rondine che lo percorre per tutta la sua lunghezza .

È visibile l’ottone come materiale d’apporto. Alla base è presente il tappo contenitore di mm. 65 di altezza che s’incastra perfettamente all’interno del corpo principale; la superficie esterna presenta delle sfaccettatùre longitudinali interrotte da due incisioni circolari. La superficie interna è liscia: se ne deduce che la lavorazione esterna è stata eseguita con un accurato lavoro di lima.

Il pignone presenta segni evidenti della forgiatura e alloggia unitamente all'ingranaggio di macina nell cilindro fissato mediante 4 viti laterali. La parte che sporge dal corpo del macinino e che consente l’aggancio del manico, presenta una fine lavorazione a bulino, che richiama presumibilmente le spighe del grano, decorazione ricorrente nelle lavorazioni artistiche dell’artigianato locale, simbolo di prosperità.

Il manico a sezione mezzo tonda è estraibile, misura 123 mm. con incavo quadrangolare all’estremità. Al centro di esso presenta uno snodo che consente di ripiegarlo e di riporlo nel tappo contenitore. Presenta nella sua superficie piana incisione decorativa con spighe di grano, e termina all’estremità con un pomello girevole in legno.

La scritta in corsivo indica l’anno di fabbricazione: 1871 e l’artigiano: FRANCESCO CORRIAS 1871.

Si suppone, viste le sue dimensioni, che venisse utilizzato per la macinatura del pepe.